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BOFFALORELLO 58 - OROBIA 47

BOFFALORELLO – OROBIA 58-47

Ci sono partite da “circoletto rosso”. Dopo la cocente sconfitta patita nella gara d’andata a Robbiate (60-57 il finale a favore dei padroni di casa dell’Orobia), sperperando ben 14 punti di vantaggio, i ragazzi del Boffalorello si erano appuntati la data della sfida di ritorno. Obiettivo dichiarato: vendicarsi (sportivamente parlando) e cancellare l’onta di una sconfitta bruciante. Reduce da diverse partite in totale emergenza, con l’infermeria sempre affollata, coach Parozzi può finalmente sorridere: 12 convocati, seppur con tanti acciaccati. La tensione dovuta alla posta in gioco si fa sentire. Nel primo quarto, dopo un buon inizio, sono gli ospiti a condurre le danze. Grazie a facili contropiedi, dopo 10’, l’Orobia è avanti di otto lunghezze (10-18). Coach Parozzi è una furia: arrivano cambi punitivi e una raffica di rimproveri. La sfuriata porta i frutti sperati. Nel secondo quarto, i padroni di casa iniziano a trovare, con regolarità, la via del canestro (ottimo l’asse Baggini-Porta) e, soprattutto, la scelta di passare ad una più attenta difesa a zona, imbriglia l’attacco della squadra di Robbiate. All’intervallo, il Boffalorello è avanti di una lunghezza (24-23).

La partita si decide nei minuti iniziali del terzo periodo. La difesa boffalorese non concede più facili tiri agli ospiti che cominciano anche ad accusare la mancanza di una panchina profonda (solo sette arruolati per la trasferta). Maggioni è una sentenza ai liberi, Nava e Tunesi si fanno sentire sotto le plance, Marmonti è commovente per abnegazione (condizionato da un problema al polpaccio) e Baggini regala assist da illuminista francese. Risultato: il Boffalorello scappa a +10. L’Orobia prova a rientrare affidandosi al tiro da tre ma ci pensa il “giovane” Suppa ad archiviare la pratica con una tripla che fa esplodere di gioia l’intera panchina di casa. Il finale di partita è pura accademia. Il Boffalorello assapora ogni istante della partita con lo stesso trasporto che si prova nel degustare un dolce di Iginio Massari. La vendetta tanto attesa è finalmente realtà. Qualcuno avrebbe voluto anche l’entrata di coach Parozzi con tentativo di tripla finale ma, forse, sarebbe sembrato un ricamo superfluo. Al termine dei 40’ di gioco, il tabellone non lascia dubbi: Boffalorello 58, Orobia 47. Di gran lunga la miglior prestazione stagionale della squadra allenata da coach Parozzi. Ora il record è in perfetta parità (5-5). Il prossimo obiettivo viene discusso davanti ad una pizza (nessuno si azzardi a prendere l’ortolana) e una birra media (anzi più d’una). Alla fine tutti sono convergono su uno stesso pensiero: chiudere il torneo con più vittorie che sconfitte. Mancano ancora due gare, tutto può accadere…